venerdì 29 gennaio 2016

Trattamento rifiuti speciali. No del comune di Pisticci al progetto Irle

Da pisticci.com – 29 gennaio 2016

Trattamento rifiuti speciali. No del comune di Pisticci al progetto Irle

Lo scorso agosto la IRLE Srl con sede a Brescia propose per un “progetto di costruzione di un Impianto di Recupero e messa in Riserva di rifiuti speciali mediante conversione catalitica nel Comune di Pisticci”, da realizzare in Valbasento.
Sul progetto il comune jonico ha ritenuto di pronunciarsi. La relazione tecnica dell’ingegnere Antonio Grieco, dirigente dell’ufficio ambiente anticipa il parere negativo all’impianto che prossimamente la giunta farà suo dandogli valore istituzionale.
“Da un’analisi di quanto sopra precisato – è riferito nelle conclusioni della relazione - appare chiaro che la realizzazione di impianto di recupero e messa in riserva di rifiuti speciali mediante conversione catalitica da localizzare nell’area industriale Valbasento del territorio di Pisticci è incompatibile in quanto:
- il sito dell’area industriale Valbasento con Legge 31 Luglio 2002, n. 179 “Disposizioni in materia ambientale” è stato considerato sito ad alto rischio ambientale il cui intervento di bonifica è di interesse nazionale (sono già in atto piani di caratterizzazione da parte delle varie Società, con progetti di bonifica, in fase di appalto,  da parte della Regione, su indicazioni ed approvazioni da parte del  Ministero dell’Ambiente), e, pertanto, l’intervento proposto, si inserisce in una zona ad altissimo grado di inquinamento sia relativamente all’aria, all’acqua, al suolo ed al sottosuolo, senza che gli effetti vengano tenuti in debita considerazione (gli effetti delle emissioni in atmosfera possono essere amplificati in una situazione già di per sé inquinata), trattandosi di un impianto pilota sperimentale i cui risultati di analisi,  in scala industriale, non sono ben definiti e certi;
- non risulta definito, così come previsto per legge, la zonizzazione, da parte della Regione Basilicata, della qualità dell’aria ambiente (Art. 3 D.L. n. 155/2010);
- il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile approvato dal Consiglio Comunale  con DGC n. 30 del 28/8/2015 prevede, tra le azioni da adottare entro il 2020, la riduzione del 20% delle emissioni in atmosfera delle tCO2;
- eccessiva rumorosità di tutte le attività previste ed al di fuori dei limiti di legge, soprattutto per l’attività di frantumazione del car fluff;
- la società proponente IRLE non risulta essere proprietario dell’Area, ma esiste solamente un Contratto Preliminare Condizionato di locazione di immobile ad uso industriale.
Da tutto questo consegue, e a parere dello scrivente, che l’impianto in oggetto costituisce per la comunità pisticcese, un ulteriore e notevolissimo costo ambientale, economico e sociale.
A tutte queste considerazioni ed in riferimento alla richiesta presentata ai sensi del D. Lgs. N. 59 del 18 Febbraio 2005, occorre aggiungere quanto riportato nella relazione ossia:
1) Presenza della DOW ITALIA s.r.l. industria a rischio di incidente rilevante
( ART. 8 DEL D.Lgs. 334/99).
2) Netto contrasto con la realizzazione pista di volo (pista Mattei) per attività turistiche.
Sulle ragioni del diniego si pronuncia anche l’assessore comunale all’ambiente, Pasquale Grieco:
Pur consapevoli che l’opera si colloca in una sorta di interesse pubblico nell’ambito della circolarità dei rifiuti e che si tratti di un progetto nuovo ed interessante, ratificheremo politicamente l’atto tecnico di diniego nella convinzione che non si possano aggiungere alti rifiuti, in questo caso speciali, in Valbasento.
La zona industriale che ospitiamo nel nostro territorio è un sito di interesse nazionale da bonificare e le politiche per un suo rilancio si devono rinnovare a partire da scelte che puntino sulla riduzione dei rifiuti e del trattamento di rifiuti nell’area.
L’intero territorio subisce una tale pressione ambientale che qualunque ulteriore tassello è in grado di determinare, finanche solo nell’immagine, un elemento di negatività. Noi siamo convinti che per la Valbasento serva una politica che inverta il concetto della industrializzazione basata sul rifiuto, per una serie di ragione sia di carattere ambientale che strategico se è vero che si sta puntando sulla pista Mattei collocata proprio in quella zona”.

Roberto D'Alessandro

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