martedì 24 febbraio 2015

Oggi convegno a Marconia "La Basilicata nel Piano Nazionale Aeroporti"

Da "il Quotidiano" del 24 febbraio 2015 

Marconia - Oggi in Delegazione i vertici di Asi e Regione

Dibattito sul futuro di Pista Mattei

Marconia - Si terrà nel pomeriggio di oggi a partire dalle ore 18, un incontro sul Piano nazionale degli aeroporti e le concrete possibilità d'inserimento per la realtà lucana, rappresentata dall'aviosuperficie Enrico Mattei di Pisticci Scalo. Il convegno è in programma presso la sala consiliare della Delegazione comunale di Marconia. Per l'occasione sono state invitate numerose personalità, che relazioneranno in merito. Ad aprire i lavori sarà il sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, che introdurrà la questione. In seguito interverranno il presidente dell'Autorità di vigilanza ed il Direttore infrastrutture aeroporti e spazio aereo dell'Ente Nazionale per l'Aviazione civile (Enac). La presenza dell'Amministratore del Consorzio per lo sviluppo Industriale (Csi), Carlo Chiurazzi, aggiungerà un prezioso contributo dal punto di vista terziario. Infine l'assessore alle Infrastrutture, opere pubbliche e trasporti, Aldo Berlinguer, potrà fornire chiarezza circa l'attuale stato dell'iter. Difatti, a margine dei numerosi incontri nel mese scorso a Roma con il Ministro Lupi, per la Pista Mattei sono emerse nuove possibilità. In occasione della nuova conferenza Stato - Regioni, infatti, il Governo ha accolto la richiesta della Basilicata, di inserire la Pista Mattei nel Piano nazionale Aeroporti, in ragione dell'accoglimento di un emendamento, che apre la porta alla Pista Mattei a condizione che siano effettuati interventi di adeguamento. Indubbiamente l'incontro organizzato del Comune di Pisticci, Asi e Regione Basilicata, sarà chiarificatore circa il futuro dell'aviosuperficie pisticcese.
Mario Quinto

Completato il trasferimento degli Uffici Comunali

 Completato il trasferimento degli Uffici Comunali

Completato il trasferimento degli Uffici Comunali di Vico Vespucci nella storica sede di Piazza Umberto I°. Il ritorno degli uffici comunali nella loro sede originaria significa, per le casse comunali, il cospicuo risparmio del fitto dello stabile di Via Vespucci e una loro migliore organizzazione logistica.

venerdì 20 febbraio 2015

Aeroporto di Basilicata: ci siamo!


Aeroporto di Basilicata: ci siamo!           

Ci abbiamo creduto da sempre, contro lo scetticismo di molti, e ci siamo battuti affinché l’avio superficie Mattei diventasse l’infrastruttura aeroportuale di riferimento della regione.
Ci abbiamo creduto anche quando, nessuno era disposto a scommettere sulla necessità di una scalo aereo nel Metapontino.
Ci abbiamo creduto, insieme all’Assessore Regionale Aldo Berlinguer, anche quando la Basilicata sembrava esclusa definitivamente dal Piano Nazionale degli Aeroporti.
Ci abbiamo creduto al punto che ne abbiamo fatto fin da subito, assieme alla rimozione del vincolo urbanistico del Rione Dirupo, uno degli obiettivi qualificanti dell’azione politica dell’Amministrazione Comunale perché consapevoli dell’importanza strategica che entrambi i traguardi per lo sviluppo di tutti i comparti dell’economia di Pisticci, del metapontino e della regione.
Ci abbiamo creduto con forza quando abbiamo proposto ai comuni lucani di esprimersi attraverso deliberazioni di Consiglio Comunale o di Giunta Municipale a favore della candidatura della Pista Mattei ad aeroporto di Basilicata e siamo stati felici ogni volta che ci giungevano gli atti dei tanti comuni che hanno sposato la nostra causa perché ogni delibera rappresentava un grande contributo alla causa. A loro un grande ringraziamento ma un grazie anche a chi non ha inteso deliberare in proposito perché persuasi che anche per loro la realizzazione di un aeroporto lucano rappresenta una grande opportunità.
Ieri abbiamo esultato alla notizia che, in occasione della Conferenza Stato-Regioni, il governo ha accolto la richiesta della Basilicata di inserire la Pista Mattei nel Piano Nazionale degli Aeroporti in ragione dell’accoglimento di un emendamento che apre la porta alla pista Mattei a condizione che siano effettuati degli interventi di adeguamento.
L’obiettivo non è completamente raggiunto ma si è aperta una grande possibilità per dotare finalmente la Regione Basilicata di un aeroporto al servizio della popolazione, degli imprenditori e dei tanti turisti che potranno raggiungere la nostra terra in maniera più agevole.
Oggi è per noi un giorno di gioia e di soddisfazione che condividiamo con tutti i lucani, con i parlamentari lucani, con la Regione Basilicata e, in maniera particolare, con l’Assessore Aldo Berlinguer che fin da subito ha creduto, insieme a noi, nella necessità di dotare un territorio fortemente penalizzato di una struttura aeroportuale che potesse mettere in collegamento il resto del mondo con i nostri meravigliosi luoghi.
L’iniziativa del 24 febbraio, fissata da giorni in collaborazione con l’Assessore Berlinguer e il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera, presso la Sala Consiliare di Marconia, con i sindaci, gli amministratori e gli operatori della Provincia di Matera sarà un momento di condivisione dell’importante traguardo e per individuare le priorità su cui lavorare. In quell’occasione potremo avvalerci della presenza dell’Assessore Aldo Berlinguer, del Presidente dell’Autorità di Vigilanza e del Direttore centrale delle Infrastrutture Aeroporti e Spazio aereo dell’ENAC.
Pisticci 20 febbraio 2015


giovedì 19 febbraio 2015

La Basilicata nel Piano Nazionale degli Aeroporti

Delegazione di Sindaci di Matera Ricevuta a Roma dalla Commissione Bilancio del Senato

Una delegazione dei Sindaci della provincia di Matera è stata ricevuta, come previsto, dalla Commissione Bilancio del Senato per rappresentare gli aspetti di profonda iniquità del Decreto Legge relativo all’IMU sui terreni agricoli.
La delegazione lucana, composta dal Presidente della Provincia di Matera, dai sindaci di Ferrandina, Irsina, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Pisticci e Pomarico è stata ascoltata grazie all’interessamento del Senatore Cosimo Latronico a cui vanno i nostri ringraziamenti. Un grazie anche ai rappresentanti dei gruppi parlamentari che hanno ascoltato con attenzione le argomentazioni dei Sindaci della Basilicata.
I Sindaci hanno puntualizzato come la nostra regione si estenda su un territorio prevalentemente boschivo e argilloso e come la nuova imposizione fiscale vada ad aggiungersi ai tanti elementi negativi che pesano sull’agricoltura lucana penalizzata dalla presenza delle attività estrattive e dalle esondazione dei fiumi che hanno arrecato ingenti danni alla produzione agricola.
Il sindaco di Pisticci, Dr. Vito Di Trani, ha evidenziato ancora una volta il paradosso che vive il popolo lucano che da una parte contribuisce notevolmente all’economia della Nazione e dall’altra troppo spesso è penalizzato da provvedimenti iniqui come, appunto, la tassazione sui terreni agricoli.
Alla fine dell’incontro, si registra l’assunzione di impegno dei gruppi parlamentari affinché vengano rivisti i termini della questione.

Piasticci 18 Febbraio 2015 

Agevolazioni Smart&Start: domanda dal 16 febbraio

Agevolazioni Smart&Start: domanda dal 16 febbraio

Le start up innovative presentano richiesta in via telematica, utilizzando i moduli online e allegando il business plan: le agevolazioni Smart&Start, requisiti e procedure.

Conto alla rovescia ormai ampiamente iniziato verso le ore 12 del 16 febbraio, quando le start-up innovative potranno iniziare a fare domanda per accedere ai finanziamenti del bando Smart&Start. Attenzione: non si tratta di un click day, il bando resterà aperto fino a esaurimento posti. Le domande si presentano in forma completamente digitale, utilizzando l’apposito modulo pubblicato sulla speciale sezione del sito Invitalia dedicato a Smart&Start. La domanda è online, completa di istruzioni, ed è quindi possibile compilarla prima ed essere così preparati nel momento in cui sarà possibile la trasmissione digitale. Importante: al modulo bisogna allegare un business plan.

Requisiti
Il bando, come è noto, si rivolge a http://www.pmi.it/tag/start-up-innovativa  giù iscritte al Registro delle Imprese, oppure a team di persone che intendono aprire una strat up innovativa. L’impresa deve avere sede in Italia, mentre i soci possono essere di qualsiasi parte del mondo. La start up deve avere un business plan, piano d’impresa, caratterizzato da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, mirare allo sviluppo di prodotti e servizi nel campo dell’economia digitale o essere finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica o privata.

Finanziamento
Per le imprese ammesse, un finanziamento a tasso zero, fino al 70% del costo del progetto, quota che può salire all’80% in alcuni particolari casi: start up costituita da giovani under 35 o da donne, oppure almeno un socio dottore di ricerca da non più di sei anni con un’esperienza almeno triennale all’estero. L’importo massimo finanziabile è pari a 1,5 milioni di euro, c’è anche un tetto minimo a 100mila euro. Fra le spese ammesse: investimenti in macchinari, brevetti, know how, consulenze specialistiche, costo del personale, licenze.

Start up di tutto il Paese
Si tratta della “seconda edizione” di questo incentivo, con una novità: prima era destinato solo alle regioni del Sud, adesso invece vale per tutto il territorio nazionale. Esistono ancora condizioni di maggior favore per le start up di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, con il finanziamento sempre all’80% e un quota del 20% a fondo perduto. (Fonte: sezione Smart&Start sito Invitalia)



mercoledì 18 febbraio 2015

IMU sui Terreni Agricoli 2014 – oggi i sindaci ricevuti dal Prefetto e domani una delegazione a Roma.

IMU sui Terreni Agricoli 2014 – oggi i sindaci ricevuti dal Prefetto e domani una delegazione a Roma.
Questa mattina il Prefetto di Matera, D.ssa Antonella Bellomo, ha ricevuto i Sindaci della Provincia per affrontare la questione relativa all’IMU sui terreni agricoli.
Nel corso dell’incontro è stata rappresentata l’iniquità dell’ imposta che penalizza il settore dell’agricoltura, in generale, e la Basilicata in particolare per la natura dei sui territori, molto spesso argillosi e poco produttivi, inquinati oltre che per la scarsa densità della popolazione.
Secondo le ultime indicazioni lo Stato dovrebbe introitare, dall’IMU sui terreni agricoli, circa 80 milioni di euro, contro i 350 previsti precedentemente, mentre la sola Basilicata deve contribuire per 8 milioni di euro contro gli 11 stimati inizialmente.  In termini assoluti, quindi, tutti pagheranno meno ma, sostanzialmente il nuovo scenario penalizza ulteriormente i possessori di terreni agricoli lucani poiché meno dell’1% della popolazione pagherà, se dovesse permanere tale schema, il 10% dell’intero ammontare.
Ribadiamo che l’iniquità dell’imposizione è paradossale: i proprietari di terreni che insistono a ridosso o addirittura all’interno del sito SIN (sito di interesse nazionale per interventi di bonifica) della Val Basento per i quali è stata emanata ordinanza sindacale, su richiesta dell’ASM, di divieto di attingere acque per uso umano e zootecnico. Ingiusta l’imposizione fiscale anche per i piccoli proprietari che da terreni marginali non ricavano reddito se non prodotti per l’autoconsumo, ma che allo stesso tempo svolgono un ruolo importante nel presidiare dei terreni altrimenti destinati all’abbandono con conseguenze negative sul già fragile contesto idrogeologico.
Per chiedere la cancellazione della tassa, una delegazione di Sindaci, tra cui  il Sindaco di Pisticci Dr. Vito Di Trani, si recherà a Roma domani 18 febbraio per essere ascoltata dalla commissione Bilancio del Senato della Repubblica.
Si ringrazia il Prefetto di Matera, D.ssa Antonella Bellomo, per la disponibilità e la sensibilità mostrata, considerato che questo Decreto Legge va a minare il già fragile equilibrio socio economico già fortemente provato dal perdurare della crisi.

Pisticci 17 febbraio 2015 

venerdì 13 febbraio 2015

Chiusura Ufficio Postale di Pisticci - Scalo

In ragione di una rimodulazione (così definisce il freddo gergo burocratico le chiusure o i tagli) degli uffici Postali e sulla base di un adeguamento dell’offerta che tiene conto della “centralità del cittadino e della massima attenzione alle sue esigenze”, Poste Italiane chiude l’Ufficio Postale di Pisticci Scalo e, a giorni alterni, anche quello di Nova Siri. Attendiamo adesso che Poste Italiane ci indichi una forma lessicale  elegante che spieghi ai residenti di Pisticci Scalo e di Nova Siri che le loro esigenze sono al centro delle attenzioni dell’azienda partecipata dallo stato e concessionaria del servizio postale nazionale.
Si va consolidando sempre più, nel nostro paese e in tutti i settori, un malinteso senso dell’efficienza aziendale, del contenimento dei costi, della razionalizzazione dei servizi, tutto naturalmente a vantaggio dei cittadini utenti, poiché l’attenzione verso i cittadini e il miglioramento dei servizi loro offerti sono alla base della chiusura, per esempio, di Province, piccoli comuni, ospedali, scuole, sezioni di tribunali, sportelli di agenzie di interesse pubblico. Sempre in nome del bene comune si devono risparmiare risorse pubbliche e per indubitabili vantaggi per i cittadini si corse delle autolinee o delle ferrovie dello stato.
Va detto, però, che spesso i cittadini, veri ingrati, faticano a comprendere l’indubitabile bontà dei provvedimenti di cui godono e che spesso si concretizzano in interminabili file o liste di attese lunghissime o viaggi estenuanti per raggiungere una qualsiasi città fuori regione.
Noi ci auguriamo che i tecnici di Poste Italiane, considerino la particolare orografia della Regione Basilicata e che si rendano conto che il mero dato dei residenti non è sufficiente a giustificare la chiusura di un Ufficio Postale per il semplice fatto che non è la stessa cosa avere 700 abitanti a Pisticci o, per esempio, nell’hinterland milanese dove si registrano elevate densità di popolazione e condizioni geografiche non paragonabili. Si aggiunga poi che a Pisticci Scalo vi è un’importante zona industriale con diversi presidi produttivi, destinati ad aumentare , che sono tutti utenti dell’Ufficio Postale della frazione. Nello stesso ufficio, ancora, si riversano spesso numerosi utenti di Pisticci e Marconia atteso che spesso i relativi presidi postali sono congestionati.
Sarà anche vero che “La riorganizzazione garantisce l’accesso della clientela al servizio universale coprendo ben il 96% dei comuni italiani e, più in particolare, l’87% dei comuni con popolazione interiore a 1000 abitanti, con livelli di servizio superiori agli standard fissati dal Contratto di programma e dalle norme in materia..” ma di fatto , dopo tale mirabolante “riorganizzazione”, in provincia di Matera la presenza conterà un ufficio in meno e uno a metà tempo, quindi sarà meno capillare.
Questi argomenti illustreremo al Direttore Generale e Amministratore Delegato di Poste Italiane nell’incontro che abbiamo chiesto al fine di scongiurare la chiusura dell’Ufficio di Pisticci Scalo

Pisticci 13 febbraio 2015 

IMU sui Terreni Agricoli 2014 – oggi a Potenza riunione del Direttivo Anci.

Oggi pomeriggio si riunisce, a Potenza, il Direttivo dell’ANCI Basilicata per discutere dell’IMU sui terreni agricoli. Il Comune di Pisticci, a causa di impegni precedenti del Sindaco Dr. Vito Di Trani che lo vedono a Roma, sarà rappresentato dal Vicesindaco Dr. Domenico Albano.
Nella riunione, comunque, sarà ribadita la netta contrarietà del Comune di Pisticci all’imposta sui terreni agricoli perché convinti che l’agricoltura non può sopportare nuovi balzelli. Questo vale per l’intero comparto agricolo nazionale ma in modo particolare per quello lucano fortemente penalizzato e per la natura dei territori, molto spesso argillosi e poco produttivi, e per la scarsa densità della popolazione.
L’ammontare dell’imposta sui terreni prevede entrate nelle casse dello Stato per 350 milioni di euro undici delle quali saranno a carico della Basilicata cosa che penalizza i 580.000 lucani poiché pagheranno 19 euro a testa di IMU sui terreni agricoli contro i 5,90 euro degli altri italiani. Eppure la nostra regione è quella che contribuisce maggiormente alla bolletta energetica nazionale.
L’iniquità dell’imposizione appare addirittura paradossale per coloro i cui terreni insistono a ridosso o addirittura all’interno del sito SIN (sito di interesse nazionale per interventi di bonifica) della Val Basento per i quali è stata emanata ordinanza sindacale, su richiesta dell’ASM, di divieto di attingere acque per uso umano e zootecnico.
Insopportabile l’ingiusta imposizione anche per i piccoli proprietari, titolari di pensioni minime che da tipologie di terreni marginali non ricavano reddito se non prodotti per l’autoconsumo, ma allo stesso tempo svolgono un ruolo importante nel presidiare dei terreni altrimenti destinati all’abbandono con conseguenze negative sul già fragile contesto idrogeologico dell’intera Nazione e dei comuni della nostra zona in particolare.
Per queste ragioni il comune di Pisticci, in seno al Direttivo dell’ANCI Basilicata, proporrà e sosterrà tutte le azioni utili a convincere il governo a ritirare l’improvvida misura fiscale, a cominciare dal ricorso al TAR del Lazio fino, eventualmente, allo sciopero fiscale.
Nel frattempo il Sindaco, nel caso in cui non intervenga il governo, ha interessato gli uffici al fine di studiare la possibilità di differire il pagamento dell’IMU sui terreni agricoli.
Pisticci 13 febbraio 2015


giovedì 12 febbraio 2015

Frutta nelle scuole.

Sono stati avviati, presso il Mipaaf, i primi seminari formativi per gli insegnanti, che hanno aderito al progetto, frutta nelle scuole.
Previsti in totale ventidue incontri frontali, curati da ricercatori del CRA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) con il suo Centro per la nutrizione. Gli incontri interessano tutto il territorio nazionale ed è contemplata la possibilità di usufruire degli stessi moduli anche via e-learning.
Vale la pena ricordare, che il programma europeo “Frutta nelle scuole”, introdotto dal regolamento (CE) n.1234 del Consiglio del 22 ottobre 2007 e dal regolamento (CE) n. 288 della Commissione del 7 aprile 2009, è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura promuovendo azioni che stimolino uno stile alimentare salutistico soprattutto nei ragazzi.
Il Comune di Pisticci ha aderito, con alcuni dei suoi Istituti, al progetto Frutta nelle scuole 2014 – 2015. Gli istituti vincitori sono stati l’Istituto Comprensivo Padre Pio da Pietralcina e l’Istituto Comprensivo Quinto Orazio Flacco, per un totale di 643 alunni, ai quali, nel mese di gennaio e nella prima decade di febbraio 2015 è stata distribuita frutta (Pere, Mele, Clementine e Arance) in singole porzioni.
L’azione formativa prevista, supporterà gli insegnanti per conseguire gli obiettivi finali del progetto, promuovendo sia le peculiarità scientifiche dell’alimentazione sia la cultura del consumo di frutta e verdura, con particolare riferimento alla conoscenza degli alimenti dal punto di vista sensoriale; all’educazione, apprendimento e definizione del gusto; all’interazione tra alimentazione, stile di vita e salute.

Pisticci, lì 12.02.2015

lunedì 9 febbraio 2015

Ancora a proposito di IMU sui Terreni Agricoli

Ancora a proposito di IMU sui Terreni Agricoli 2014.

Il versamento da effettuare entro il 10 febbraio 2015 riguarda i soli soggetti possessori e conduttori di terreni che non sono coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali di cui all’art.1 del d.lgs. n. 99 del 29 marzo 2004, iscritti alla previdenza agricola.
I coltivatori diretti (CD) e gli imprenditori agricoli professionali (IAP) possessori e conduttori di terreni in agro di Pisticci, per il solo anno 2014, non devono versare l’IMU perché questo Comune è ubicato ad un’altitudine compresa tra 281 e 600 metri. L’esenzione riguarda anche i proprietari di terreni non ricadenti nelle zone svantaggiate che l’hanno versata nel 2013.
A partire dal 2015 (versamenti di giugno e dicembre) l’IMU sarà dovuta su tutti i terreni dell’agro di Pisticci (comune non montano secondo la classificazione ISTAT con altitudine inferiore a 601 metri), indipendentemente dal fatto che il possessore e conduttore sia o meno un CD o IAP. Per questi ultimi ci sarà la sola agevolazione prevista dall’art. 13, comma 8/bis del D.L. 201/2011 che prevede degli scaglioni di reddito.
L’aliquota da applicare è quella fissata dal Consiglio Comunale di Pisticci nella seduta dell’8 settembre 2014, verbale n. 14, prot. 239, nella misura del 4,6 x mille, inferiore di tre punti, il massimo ribasso consentito, rispetto a quella base del 7,6 x mille stabilita dalla normativa nazionale e utilizzata dai comuni italiani che non hanno deliberato in materia, cioè la quasi totalità.
Verosimilmente, quindi, i proprietari di terreni del comune di Pisticci verseranno all’erario qualcosa in meno rispetto ai colleghi di altri comuni. Infine, è appena il caso di ricordare che le rendite rivalutate dei terreni soggetti ad IMU non saranno imponibili ai fini IRPEF, come previsto dalla normativa.
Resta ferma la nostra contrarietà al tributo che grava ulteriormente e in maniera iniqua su un comparto che molto risente della perdurante crisi economica e spesso è colpito dalle avversità atmosferiche. Aggiungiamo, inoltre, che è incomprensibile imporre nuove tasse a quei piccoli proprietari, magari titolari di pensioni minime che da tipologie di terreni marginali non ricavano alcun reddito, ma allo stesso tempo svolgono un ruolo importante nel preservare la biodiversità e nel presidiare dei terreni altrimenti destinati all’abbandono con conseguenze negative sul già fragile contesto idrogeologico dell’intera Nazione e dei comuni della nostra zona in particolare.
Affermiamo, perciò, ancora una volta, la nostra disponibilità a qualsiasi iniziativa dei comuni avversa al provvedimento e il sostegno all’ANCI e al Presidente Pittella che si farà portavoce della questione presso la Conferenza Stato-Regioni.
Pisticci 9 febbraio 2015


sabato 7 febbraio 2015

A Pisticci "il Giorno del Ricordo". 10 febbraio 2015

In memoria “della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre, degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”, così recita l’articolo 1 della legge n. 92 del 2004 che ha istituito “Il Giorno del Ricordo” al fine di perpetuare nella memoria collettiva una delle pagine più atroci della storia della Nazione.
Spesso la tragedia delle foibe è stata utilizzata strumentalmente nella contesa politica, come se gli orrori potessero, in qualche modo, trovare una spiegazione o una logica. È bene, invece, che i giovani sappiano che le stragi, in qualsiasi latitudine esse avvengano, non hanno alcun retroterra giustificativo e non possono trovare rifugio sotto nessuna bandiera di carattere politico, religioso o culturale poiché sono da ascrivere all’irrazionalità che pervade la mente dei criminali. Niente è nessuno potrà mai trovare una spiegazione ai fanatismi che generano persecuzioni e uccisioni di massa.
Tanti sono gli episodi nefasti ci ha consegnato la storia e tanti ve ne sono anche nel presente nei numerosi teatri di conflitto sparsi nel mondo.
Siamo consapevoli, però, che le vittime di ogni evento, legato alla barbarie di cui gli uomini sono capaci, meritino l’onore del Ricordo e, anche se tardivamente, il tentativo di darci un perché del tanto crudele accanimento sfociato nell’assurdità di crimini gratuiti perpetrati contro popolazioni inermi come, appunto accadde alla fine del secondo conflitto mondiale alle migliaia di vittime innocenti massacrate nella zona costiera di Istria, Dalmazia e Fiume.
In ossequio, perciò, al “Giorno del Ricordo” e alle vittime di quelle terre di confine, crocevia nazionalismi, sciovinismi e di conflitti culturali, etnici, supremazie territoriali e politici sedimentati in diverse decine di anni, anche il comune di Pisticci organizza, in collaborazione con l’ANPI di Matera, un momento di riflessione affinché le tragedie di cui gli uomini sono capaci quando sopraffatti dalla follia siano sempre vive nella memoria e fungano da monito per le generazioni future.
Appuntamento quindi a Pisticci nella Sala Consiliare alle 0re 18.00 per ascoltare gli interventi del nostro storico professor Giuseppe Coniglio e del professor Angelo Tataranno, già Presidente della Provincia di Matera, Sindaco di Bernalda e adesso Dirigente Provinciale dell’ANPI.

Pisticci 7 febbraio 2015 

giovedì 5 febbraio 2015

IMU sui terreni agricoli: misura iniqua.

Secondo quanto stabilito dal Decreto n. 4 del 24 gennaio scorso, entro il 10 febbraio dovrà essere effettuato il pagamento dell’IMU sui terreni agricoli relativa al 2014.
L’imposta relativa al 2015, proprietari di terreni agricoli dovranno versarla a giugno e dicembre prossimi e sarà valido il nuovo criterio di esenzione stabilito sulla base della classificazione ISTAT dei comuni: Totalmente montano (esenzione per tutti), Parzialmente montano (paga chi non è coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale), Non Montano (pagano tutti).
Per la Provincia di Matera la nuova modalità è particolarmente onerosa rispetto al criterio altimetrico di cui al decreto del 28 novembre scorso in particolare per i terreni dei comuni di Ferrandina, Grassano, Grottole, Irsina, Matera, Miglionico, Montalbano Ionico, Montescaglioso, Pisticci, Pomarico e a Salandra che perdono qualsiasi forma di esenzione perché classificati dall’ISTAT Comuni Non Montani.
Riassumendo, a Pisticci, pagheranno l’imu 2014, entro il 10 febbraio, i possessori di terreni che non sono coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali mentre nel 2015 dovranno pagarla tutti.
Si tratta di un balzello, a nostro parere iniquo voluto dal governo, e non dai comuni come rilevano molte iniziative dell’ANCI, di singoli comuni e delle diverse associazioni di categoria.
Ora, alla luce di quanto detto, oltre al giudizio negativo di carattere generale che va a gravare sul settore agricolo già fragile di per sé e negli ultimi anni provato da una serie di avversità atmosferiche oltre che dalla crisi dei consumi; il provvedimento presenta caratteri di forte ingiustizia e crea disparità tra gli stessi agricoltori perché la posizione altimetrica impone fiscalità diversa tra terreni simili la cui classificazione è affidata a un mero dato statistico.
Altro aspetto è la forte penalizzazione dei proprietari che, pur non a carattere professionale, con la loro attività svolgono un importante opera di presidio del territorio e garantiscono la manutenzione di vaste aree altrimenti destinate all’abbandono. Quest’ultimo aspetto è molto presente nelle contrade di Pisticci, soprattutto nella parte collinare del territorio, dove spesso l’appezzamento di terreno è utilizzato per l’autoconsumo.
Vi sono poi da considerare alcuni aspetti che hanno una connotazione paradossale com’è il caso dei terreni che insistono lungo il fiume Basento. Si vanno a tassare sostanzialmente dei terreni che spesso sono invasi, sempre più frequentemente, dalle acque del fiume e che ricadono o sono limitrofi alla zona SIN di Pisticci Scalo o che, addirittura, assommano le due eventualità.
Un provvedimento, quindi, che non condividiamo che pesa su un comparto produttivo che, al contrario, avrebbe bisogno di forme di sostegno per consentire di mettere in risalto le peculiarità delle produzioni territoriali per farne dei punti di forza di un sistema economico e che non può fare leva solo sui provvedimenti fiscali impositivi.
Il comune di Pisticci, come già espresso nelle riunioni dell’ANCI di Basilicata, è nettamente contrario al provvedimento che tassa i terreni agricoli e sostiene qualsiasi iniziativa tesa all’eliminazione dell’imposta.
Pisticci 5 febbraio 2015

 

martedì 3 febbraio 2015

Discarica La Recisa e tariffe di conferimento.

La nota del Consigliere Provinciale di Policoro Giuseppe Ferrara, ci sollecita a puntualizzare alcuni aspetti riguardanti la discarica “La Recisa”.
Chiariamo subito che i 15 euro di eco-tassa per tonnellata richiamati nella nota, sebbene corrisposti al comune di Pisticci, sono interamente girati alla Regione Basilicata ai sensi dell’art. 3 della Legge 28/12/1995 n. 549 e della L.R. n. 6 del 2.2.2001. L’importo, così come per legge, si riduce a 7,00 € se trattati con impianto di tritovagliatura e di biostabilizzazione. A tal proposito, occorre precisare che subito dopo l’ultimazione dei lavori di adeguamento dell’impiantistica (Tritovagliatura e biostabilizzazione) con diverse note dall’Ottobre 2014, inviate alla Regione e alla Provincia (ultima del 9/1/2015) si richiedeva, anche nelle more dell’adeguamento AIA per altri interventi (Antincendio, strade di servizio, ecc.) di mettere in esercizio l’impianto. La quota quindi potrà essere rivista in presenza dell’attesa autorizzazione
Per quanto riguarda gli aspetti della gestione, invece, occorre fare alcune precisazioni.
Con delibera di Giunta Regionale n. 1524 del 13 novembre 2012 erano ammessi a finanziamento, sul fondo di rotazione istituito ai sensi della Legge Regionale n. 26 del 30.12.2011, i progetti per l’ampliamento e l’adeguamento del bacino di stoccaggio di RSU della piattaforma comunale di Pisticci “La Recisa” secondo le prescrizioni previste nell’AIA rilasciata dalla stessa Regione Basilicata per un importo di 1.100.000 euro.
Attualmente i lavori sono pressoché ultimati tanto che presso la citata piattaforma conferiscono ben 25 comuni della Provincia (come da Ordinanza del Presidente della Provincia) poiché altri impianti presenti sul territorio provinciale sono chiusi per esaurimento delle volumetrie esistenti e per mancato adeguamento alle disposizioni del Ministero dell’Ambiente dell’agosto 2013. La discarica di Pisticci, quindi, consente alla Provincia di far fronte a un’evidente situazione di emergenza.
Ciò detto, per quanto attiene al risparmio sulla quota complessiva di conferimento, oggetto di ricorso al TAR da parte del comune di Policoro, va sottolineato che i criteri per la determinazione e la disciplina delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti sono stabiliti dalla Delibera di Giunta Regionale n. 4136 del 18.8.1995 che, sua nel recepire la legge n. 498 (art. 2 punto c) del 23.12.92, individua un sistema di calcolo relativo allo smaltimento dei rifiuti in discarica controllata. Nel calcolo, la tariffa di smaltimento è determinata attraverso la valutazione delle voci di costo relative a:
  • costo dell’investimento per la costruzione dell’impianto;
  • costo di gestione;
  • costo per la ricomposizione ambientale e per il mantenimento della discarica a coltivazione ultimata;
  • oneri relativi alle azioni intese a evitare il disagio ambientale richiesto dal comune di Pisticci sede di impianto ai comuni da cui provengono i rifiuti.
Ricordiamo, appunto, che il fondo di rotazione prevede la sua restituzione e nel prezzo per tonnellata sono evidentemente compresi gli oneri connessi alla restituzione delle somme alla Regione Basilicata oltre all’accantonamento dei fondi necessari alla messa in sicurezza dell’impianto quando saranno esaurite le volumetrie previste, il cui raggiungimento è direttamente proporzionale alle quantità di rifiuti conferiti.
A tale proposito è bene che il consigliere Ferrara sia informato del fatto che il comune di Pisticci ha ripetutamente rappresentato alla Regione Basilicata, con diverse note, e anche nelle riunioni dell’Osservatorio Regionale dei Rifiuti, allo scopo di abbattere ai comuni il costo del conferimento in discarica, la necessità di rimodulare il finanziamento concesso per l’adeguamento della discarica comunale e trasformarlo in finanziamento a fondo perduto, in attuazione della Delibera di Giunta Regionale n. 692 del 10.6.14 considerato l’evidente e preminente interesse pubblico connesso alla corretta gestione dei rifiuti.
Ecco, come vede Consigliere Ferrara, la questione ce la siamo posta ben prima e nelle sedi competenti, attraverso numerose interlocuzioni avvenute sia con la Provincia di Matera che con i comuni conferenti. Saremo ben lieti di rimodulare le tariffe di conferimento presso la discarica La Recisa, in tal senso un suo contributo alla risoluzione del problema sarebbe gradito, qualora la nostra richiesta fosse accolta.

Pisticci 3 febbraio 2015 

lunedì 2 febbraio 2015

Lavori di sistemazione in Via Cesine e in Via Pucchieta

Continuano i lavori di sistemazione in Via Cesine e in Via Pucchieta. I lavori interesseranno tutte le strade comunali danneggiate dalle alluvioni dello scorso anno.




Pista Mattei - Aggiornamento


Dalla Segreteria del Ministro Lupi ci informano di aver ricevuto la nota con la quale il Comune di Pisticci ha chiesto un incontro per discutere della possibilità di inserimento dell’avio superficie Enrico Mattei di Pisticci Scalo nel piano nazionale degli aeroporti.  
Attendiamo quindi una convocazione presso il Ministero dei Trasporti dove poter argomentare in merito  alla necessità di fare dell’infrastruttura pisticcese un riferimento della nostra area geografica e sostenere il lavoro che svolge in tal senso l’Assessore Regionale Aldo Berlinguer.
Ringraziamo il Ministero per la disponibilità mostrata con l’auspicio che possano essere accolte le ragioni a sostegno dell’inserimento della Pista Mattei nel piano nazionale degli aeroporti.

Pisticci 2 febbraio 2015 

Tinchi: dall'11 marzo screening mammografici nell'ospedale


dall'Ufficio stampa della Regione Basilicata. 02.02.2015

    Tinchi: dall'11 marzo screening mammografici nell'ospedale

 L'11 marzo parte il nuovo servizio di mammografia fissa all'ospedale di Tinchi, per l'attività degli screening mammografici. In questi giorni gli utenti interessati, che rientrano nella fascia di età degli screening, stanno ricevendo le lettere di convocazione per l'esecuzione dei primi esami mammografici nelle nuove sale appositamente allestite. La scelta dei locali è avvenuta dopo una serie di sopralluoghi dei tecnici e del fisico sanitario aziendale, che hanno individuato il posto più sicuro dove impiantare i macchinari. Sinora gli screening mammografici si eseguivano su mezzo mobile che periodicamente raggiungeva Tinchi. Il direttore generale, Pietro Quinto, nell'esprimere apprezzamento per l'avvio della mammografia, ha annunciato che l'azienda sta investendo risorse importanti a Tinchi per il consolidamento strutturale e l'avvio della gara per la nuova dialisi. "Stiamo concentrando e sempre di più lo faremo in futuro - ha detto Quinto-ogni sforzo anche economico per caratterizzare i nostri ospedali distrettuali quali poli specialistici per la riabilitazione e la cura delle cronicità". 

Confapi di Matera su Pista Mattei

Confapi Matera su Pista Mattei: “Nel Piano nazionale, altrimenti sarà persa una battaglia decisiva”

Confapi Matera esprime forti preoccupazioni sul futuro della Pista Mattei per ora fuori dal Piano nazionale aeroporti. Milioni di euro già spesi, investiti in quella che sarebbe dovuta diventare una infrastruttura chiave per l’intera regione e che oggi rischia di diventare un’opera di serie b non riconosciuta nella sua valenza strategica.
Lo status di scalo nazionale migliorerebbe le sorti dell’aviosuperficie di Pisticci perché agli aeroporti che rientrano nel piano lo Stato riconosce e finanzia una serie di servizi essenziali. Servizi che negli aeroporti di interesse regionali devono essere assicurati invece dai gestori locali.
Il mancato inserimento della Pista Mattei nel Piano nazionale aeroporti rischia, tra l’altro, di sprecare le importanti opportunità di rilancio del Materano offerte dal progetto per la realizzazione di un centro intermodale, approvato lo scorso luglio dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al servizio della Basilicata e di altre aree del Mediterraneo.
Con un budget totale di 1.865.000 Euro a valere sul Bando TEN – T Annual Call Priority 1 Sub, si intende creare, intorno al porto di Taranto valorizzando l’area del Materano, un sistema logistico integrato basato su una rete di strutture logistiche specializzate, tra le quali la piattaforma di Ferrandina (MT), che riesca a supportare i flussi di traffico. La costituzione di questo sistema logistico riveste un ruolo estremamente importante per i prodotti freschi e deperibili e genera un potenziale vantaggio competitivo per l’intera area perché in grado di attivare traffici rilevanti, aumentare la competitività delle merci e generare sviluppo economico. Qui, infatti, le produzioni agricole hanno valori significativi (oltre 7,5 milioni di tonnellate tra Puglia, Basilicata e Calabria e oltre 4 milioni nell’area gravitazionale più ravvicinata) che purtroppo, generano oggi uno scarso valore aggiunto per l’inefficienza del sistema di trasporto.
“Ma gran parte delle potenzialità che il territorio potrebbe realizzare, diventando così uno dei punti di riferimento della logistica del continente europeo, non si esprimerebbero in assenza del riconoscimento di aeroporto di interesse nazionale. Oltre al danno la beffa – ha dichiarato il presidente della Confapi Matera, Enzo Acito – di avere perso un’occasione significativa, come poche, di voltare pagina per uscire definitivamente dalla crisi.”