giovedì 23 gennaio 2014

Gas e Petrolio lucano, sindaco di Pisticci scrive a Regione Basilicata



Gas e Petrolio lucano, sindaco di Pisticci scrive a Regione Basilicata, Provincia di Matera, Anci Basilicata e ai sindaci dei Comuni lucani

Egregio Presidente, Egregio Assessore,
è nota la posizione che il Comune di Pisticci in relazione all’istanza di concessione “Serra Pizzuta Stoccaggio” che la società Geogastock S.p.A. per realizzare una stazione di pompaggio di gas nel sottosuolo nei territori ricadenti nei comuni di Pisticci, Ferrandina e Salandra (Decreto VIA n. 97 del 9febbraio 2009). Il Comune di Pisticci in quell’occasione poneva, in cambio dello stoccaggio di gas nel proprio sottosuolo, condizioni precise in relazione a sistemi di controllo, a garanzia della salute dei cittadini e dell’ambiente, oltre a congrue forme di ristoro per i cittadini dell’intera Val Basento (delibera di Consiglio Comunale n. 47 del 2 novembre 2011), tra le quali una quota irrisoria del gas stoccato, ma sufficiente ad abbattere le bollette del gas delle famiglie e delle imprese della Valle del Basento.
Tale posizione si basava sul principio secondo cui parte dei benefici derivanti dallo sfruttamento del territorio devono essere messi a disposizione delle popolazioni che quel territorio vivono, oltre i confini geografici dei singoli comuni interessati all’insediamento industriale o estrattivo. La società Geogastok ritenne di non dover accettare le condizioni poste e stralciò la parte del progetto che interessava il territorio pisticcese. Il progetto di stoccaggio di gas, quindi, sarà limitato ai territori di Ferrandina e Salandra.
È evidente che l’immagazzinamento di gas nei pozzi esausti dei comuni limitrofi non mette al riparo Pisticci, al pari dell’intera area, da eventuali ricadute negative sulla salute e l’ambiente, ma si trattava affermare la volontà di non essere considerati colonie da sfruttare per benefici altrui e questo abbiamo fatto.
Quanto esposto mi serve a introdurre l’argomento per cui mi rivolgo al Presidente  e all’Assessore  della Giunta Regionale. Parlo del “Protocollo d’Intenti Regione Basilicata – Eni/Shell” deliberato con atto n. 1356 del 22 ottobre 2013 dalla Giunta Regionale, appunto. Tale protocollo prevede la fornitura gratis ai comuni della Val d’Agri interessati dalle attività estrattive.
Alla luce del protocollo, vorrei capire quali sono stati i criteri per individuare i comuni meritevoli dei benefici, quale è l’area entro cui si ha diritto alle compensazioni ambientali, se esistono parametri di carattere scientifico, dei quali non sono a conoscenza, per delimitare una zona al di fuori della quale si è al riparo dalle ricadute negative derivanti dalle estrazioni petrolifere e se le attività strettamente connesse all’estrazione dei fossili sono da considerarsi dei processi estranei alla filiera del petrolio.
In assenza delle dovute informazioni confortate da studi scientifici che pongano al di fuori delle aree di rischio i comuni immediatamente dopo quelli interessati dal “Protocollo” che pure insistono a ridosso di pozzi petroliferi o dei comuni attraversati per l’intero territorio dagli oleodotti che trasferiscono gli idrocarburi alle raffinerie di Taranto o i territori comunali dove soffia lo stesso vento che lambisce Viggiano e dintorni o, ancora, quelli dove si chiude il processo della lavorazione con lo smaltimento dei reflui, risulta difficile spiegare ai cittadini di Pisticci, o di altri comuni, perché devono subire l’aumento delle incidenze delle neoplasie, perché devono convivere quotidianamente con gli insopportabili miasmi provocati dai processi di depurazione dei reflui della Val d’Agri, perché devono sopportare il continuo traffico di mezzi pesanti che mettono a dura prova le fragili infrastrutture del territorio. Eppure Pisticci è sede di un centro oli, il primo realizzato in Basilicata, ancora funzionante, a Pisticci vi sono diversi pozzi e alcuni di essi sono ancora attivi, Pisticci ricade in una zona SIN fortemente inquinata, a Pisticci come accennavo prima vengono smaltiti enormi quantità di reflui presso Tecnoparco Valbasento S.p.A, a capitale misto pubblico e privato dove pubblico si legge Regione Basilicata.
Tanto, Egregio Presidente ed Egregio Assessore, per dire che il mio comune ha tutti i titoli per chiedere in maniera risoluta di essere interpellato ed inserito nei vari protocolli, accordi o tavoli legati alle estrazioni petrolifere ma, premesso che a mio parere le forme di ristoro sono risibili a fronte del contributo che l’intera regione offre generosamente all’economia nazionale, il fatto che i processi di lavorazione avvengono nel territorio comunale di Pisticci  e le estrazioni nella val D’Agri, è da attribuire ad una eventualità geografica dettata dal caso, e proprio per questa ragione riteniamo che non può e non deve essere solo Pisticci o i comuni dove si estrae il petrolio a godere degli eventuali benefici economici.
La nostra regione è equiparabile, per grandezza demografica, ad un quartiere di una grande città e come un quartiere dovrebbe dotarsi di forme di gestione associata e di solidarietà, questo tanto più è vero se consideriamo l’allarmante aumento delle patologie legate all’inquinamento che interessano, purtroppo, l’intera regione e tutti i comparti delle attività produttive a cominciare dal turismo e l’agricoltura.
Il principio di solidarietà acquisisce oggi un valore particolare in assenza di occasioni di reddito per quelle famiglie che ingrossano i dati relativi alla povertà. Non è raro, infatti, che venga cessata la fornitura di gas domestico perché non si riesce a pagare la fornitura, questo lo sanno bene i Sindaci e i servizi Sociali dei comuni, ed è insopportabile che ciò accada proprio dove maggiore è la presenza di persone deboli, di anziani, di malati, ecc. Non sembra paradossale tale situazione in una regione ricca di risorse energetiche? Allo stesso modo è paradossale che per le famiglie lucane non esista uno schema che preveda l’abbattimento delle tariffe legate all’energia? Sarebbe fuori luogo chiedere il gas per tutti i comuni lucani che, ripeto, assommati equivalgono per popolazione a un quartiere di una grande città?
Per queste ragioni non comprendo il fatto che la stragrande maggioranza dei lucani debbano essere completamente esclusi dalla discussione legate alla questione petrolio e per le stesse ragioni chiedo il coinvolgimento di tutti i comuni della Basilicata nel costituire una forte entità collettiva al fine di chiamare il Governo Centrale e le compagnie petrolifere ad un atteggiamento equo e rispettoso delle prerogative dei cittadini lucani.
Rimango in attesa di un cenno di adesione da parte dei comuni a cui la presente invio per conoscenza.
Saluto cordialmente.

  Il Sindaco di Pisticci
 Dr. Vito Anio Di Trani

Richiesta incontro ad Assessore Berlinguer


Egregio Assessore,
Il Comune di Pisticci, del quale sono orgoglioso di esserne primo cittadino, è interessato da una molteplicità di problematiche, che meritano una particolare attenzione e i necessari approfondimenti al fine di individuare le soluzioni più adeguate.
Pisticci ha un territorio vasto la cui gestione risulta complessa soprattutto per le tante questioni aperte a cominciare dei fenomeni di inquinamento, il sistema fognario, i vincoli urbanistici, la viabilità.
La particolare orografia, inoltre, aumenta a dismisura i costi di gestione di qualsiasi tipo di servizio che risulta sempre più difficile, in presenza della endemica carenza di risorse economiche.
Per una discussione approfondita giorni fa chiedemmo di poterLa incontrare, purtroppo, pur programmato fu disatteso il giorno stesso in cui era previsto, per sopraggiunti ed inderogabili impegni.
Chiedo, pertanto, che a breve venga fissata un’udienza, con una delegazione dell’Amministrazione Comunale di Pisticci.
Cordialmente

  Il Sindaco di Pisticci
 Dr. Vito Anio Di Trani


Situazione cimiteri di Pisticci e Marconia.


L’attenzione dell’Amministrazione alle aree cimiteriali di Pisticci e Marconia è talmente evidente che basta fare un giro per capire quanto è cambiato in termini di manutenzione e interventi per dare la massima dignità a quei luoghi. A tale proposito, molti sono i cittadini che hanno voluto manifestare il loro apprezzamento sia per i lavori eseguiti, per riqualificare e migliorare l’interno dei cimiteri e i servizi annessi, e sia per la costante cura del verde.
Evidentemente, però, non è semplice recuperare ritardi e negligenze che negli anni si sono accumulati ma questo non basta ad evitare i soliti sterili attacchi strumentali dei soliti personaggi, il cui unico scopo sembra essere il continuo abbaiare alla luna, nel ruolo di perenni oppositori, a dispetto del fatto che calcano la scena politica e istituzionale locale da diversi decenni. Condizione, quest’ultima, che sembra non aver contribuito a far superare l’atteggiamento secondo il quale l’importante è urlare per accusare gli altri senza mai mettersi in discussione.
Detto questo, intendiamo rassicurare la cittadinanza sul fatto che l’Amministrazione Comunale, assieme alla sua maggioranza, è  ben conscia della situazione dei loculi, della loro carenza endemica e del mercato speculativo che esiste a danno dei più deboli. Questa è la ragione per la quale è in atto una ricognizione che consentirà, nell’immediato, di mettere a disposizione dei Servizi Cimiteriali circa venti loculi a Pisticci e altrettanti a Marconia.
Per dare, invece, una soluzione all’annosa carenza di loculi, al fine di dare corso alle tante legittime richieste dei cittadini, è in atto uno studio articolato per realizzare l’ampliamento delle aree cimiteriali attraverso capitale privato con finanza di progetto. Tanto in considerazione delle scarse disponibilità finanziarie di cui dispongono gli enti locali, ed i comuni in particolare, e per mettere fine ai fenomeni speculativi che esistono da tempo a cui stiamo, noi, cercando di porre fine.
Pisticci 21 gennaio 2014

Gruppo Consiliare di Forum Democratico

Sostegno all'Assessore Aldo Berlinguer



A seguito dell’episodio verificatosi al Centro Oli di Viggiano il 13 gennaio scorso, sintomo di un episodio di malfunzionamento all’interno dell’impianto, registro con soddisfazione la forte presa di posizione dell’Assessore Regionale Aldo Berlinguer. Pieno sostegno, quindi alla diffida notificata all’ENI dal rappresentante della Giunta regionale con l’auspicio che finalmente si avvii un confronto su basi nuove con le compagnie petrolifere che operano in Basilicata.
Troppo spesso, infatti, alle annunciate politiche a tutela della salute e dell’ambiente si sono fermate a mere dichiarazioni non seguite da fatti concreti in relazione ai paventati benefici derivanti dalle attività estrattive per l’intero popolo lucano. Su queste tematiche, per un deciso cambio di direzione con al centro la Basilicata e i lucani, l’Assessore Berlinguer e l’intera Giunta Regionale, avranno sempre il mio pieno sostegno.

Pisticci 21 gennaio 2014

         Il Sindaco
Dr. Vito Anio Di Trani

Chiusura sportello Equitalia a Pisticci


In merito alla chiusura dello sportello Equitalia di Pisticci, si rendono necessarie alcune precisazioni oltre ogni considerazione di carattere generale sul ruolo storico della nostra città che meriterebbero ben altri approfondimenti.
La chiusura dello sportello di Pisticci era prevista il 30 settembre scorso e, su interessamento del Sindaco Dr. Vito Di Trani, pur in assenza di comunicazione ufficiale, è stato mantenuto fino al 31 dicembre.
Con lettera del 3 settembre 2013, Equitalia, nell’aderire alla richiesta conferma la decisione di sopprimere lo sportello di Pisticci nell’ambito di una riorganizzazione interna che ha visto la chiusura di molti altri sportelli.
A questo punto si susseguono diverse interlocuzioni tra l’Amministrazione Comunale e la Direzione di Equitalia, finalizzate a scongiurare la chiusura del presidio Pisticcese. A tale proposito, in data 13 dicembre 2013 il Sindaco scrive al Direttore Regionale di Equitalia chiedendo di mantenere lo sportello di Piazza Plebiscito adducendo a sostegno della sua istanza, la particolare orografia del nostro territorio, la considerevole utenza di riferimento e la condizione poco favorevole di collegamenti tra i diversi comuni, oltre a mettere a disposizione di Equitalia, in comodato d’uso gratuito, i locali di proprietà comunale. La risposta ultima è stata l’assicurazione che dopo il citato piano di riorganizzazione interna, sarebbe stata riconsiderata la questione relativa allo sportello di Pisticci.
Come si vede, nulla è stato tralasciato per evitare la chiusura dell’ufficio e, pur in un momento di forte contrazione della spesa pubblica che si traduce anche in soppressione di vari presidi, si continuerà a fare il massimo per evitare altre chiusure che dipendono da volontà esterne all’Amministrazione Comunale.

Pisticci 21 gennaio 2014