lunedì 6 ottobre 2014

Intesa tra comuni per le pinete joniche


Articolo apparso su “Il Quotidiano della Basilicata” del 3 ottobre 2014


L'assessore Berlinguer: «La programmazione del territorio ha bisogno di collaborazione»







Intesa tra comuni per le pinete joniche

Con Regione e Provincia per una regia unica dei Siti di interesse comunitario

Tra gli obiettivi anche il ripristino dell'habitat

TUTELA e valorizzazione della costa jonica lucana. Sono questi gli obiettivi principali del Protocollo d'intesa firmato ieri presso il Dipartimento Ambiente fra la Regione, rappresentata dall'assessore regionale Aldo Berlinguer, la Provincia (c'era il vicepresidente Angelo Raffaele Garbellano) e gli amministratori dei sei comuni costieri interessati: Bernalda (l'assessore Vincenzo Grippo), Nova Siri (l'assessore Nicola Melidoro), Pisticci (il sindaco Vito Di Trani), Policoro (il sindaco Rocco Leone), Rotondella (il sindaco Vito Agresti) e Scanzano Jonico (il sindaco Salvatore lacobellis).

Il territorio comprende cinque Sic (Siti di interesse comunitario), legati alla Rete ecologica europea: Rete Natura 2000: Foce Agri, Foce Basento, Foce Bradano, Foce Cavone e Bosco Pantano di Policoro - Foce Sinni, un'area di elevato valore ambientale per la presenza di habitat fragili e rari legati al sistema dunale come le paludi e i pascoli inondati mediterranei.

«Condividiamo pianificazione, tutela e valorizzazione di aree naturalistiche importanti - commenta l'assessore Berlinguer - con una visione unitaria tra vari enti. Troppo spesso il Governo del territorio è parcellizzato fra i vari soggetti competenti; con questo genere di intese si attua, invece, una programmazione comune». Un atto condiviso, dunque, da portare a compimento con diversi obiettivi: ripristinare l'integrità ecologica degli habitat, mitigare l'impatto ambientale, conservare gli ecosistemi marini, far sì che la fruizione delle aree naturali sia la più consapevole possibile. E ancora: promuovere un tipo di imprenditoria che sia compatibile con l'ambiente, assicurare forme sostenibili di pesca e acquacoltura e definire la Rete Ecologica di Basilicata finalizzata alla tutela della biodiversità. Con questo fine, le comunità locali parteciperanno attivamente alla concertazione delle azioni previste dai Piani di Gestione, coinvolgendo attivamente le associazioni ambientaliste e gli operatori economici. Insomma, la parola d'ordine è unire le forze per fare delle località dell'arco jonico un'Oasi naturale che preservi specie vegetali e animali, stimoli l'imprenditoria locale ad investire nella sostenibilità, promuova un turismo rispettoso e responsabile e consenta ai Comuni di programmare al meglio il proprio futuro. «Non ci sono solo vincoli e tutela -conclude Berlinguer - ma anche la pianificazione di modelli socioeconomici innovativi e attività produttive correlate a turismo e ambiente». Vincenzo Grippo di Bernalda ha definito l'intesa «un momento di cambio di passo per una gestione comune di un territorio complesso.

Nicola Melidoro di Nova Siri ha espresso «la speranza che ci siano le risorse, l'unione potrebbe essere da stimolo per risolvere e problemi che fino a ora i comuni, da soli, non potevano affrontare» . Di Trani: «Finalmente con l'assessore Berlinguer questa possibilità è arrivata. Ci vuole ovviamente anche un intervento anche finanziario della Regione, altrimenti determinati traguardi - ad esempio, le "tagliafuoco" -non li potremo raggiungere». Rocco Leone, sindaco di Policoro l'ha  definito «un'opportunità di aprire attività ecocompatibili all'interno delle pinete: quindi possibilità di creare posti di lavoro». Vito Agresti di Rotondella ha rilanciato lo sviluppo comune con Policoro e lacobellis di Scanzano Jonico: «Abbiamo una risorsa straordinaria che va tutelata, salvaguardata e valorizzata».



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