Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” - edizione Basilicata
dell’8 Marzo 2016
La questione della Basentana è di nuovo all'attenzione
del, Governo, magli anni passano inesorabilmente e il problema resta
Ferrovie e aeroporto, un'utopia per la città
dei Sassi. Almeno per ora. Sulla pista Mattei di Pisticci la Regione ci crede
fino in fondo?
La
Basentana è una trappola, disseminata di cantieri
Fioccano gli incidenti. Gli
interventi tampone non migliorano la sicurezza
PIERO MOLLA
• PISTÌCCI.
Cento chilometri da Potenza a Metaponto sul filo del pericolo e dell'insicurezza.
La strada statale 407, meglio nota come "Basentana", è spesso balzata
agli onori della cronaca non certo per l'efficienza: da ultimo non più tardi di
dieci giorni fa a causa di un pauroso incidente stradale che, nei pressi dello
svincolo per Salandra, ha causato tre morti e un ferito grave. La lista di
morti e incidenti fortunatamente meno gravi è piuttosto lunga, così come l'elenco
delle deviazioni (specie in provincia di Potenza), tra l'altro mal segnalate o con
percorsi arzigogolati. In questi giorni, dopo il devastante incidente di
Salandra, il tema della sicurezza dell'arteria è finito addirittura in
Parlamento: i deputati Giovanni Burtone, del Pd, e Cosimo Latronico, di Cor,
hanno infatti posto in essere iniziative volte ad interessare il Governo e, conseguentemente,
l'Anas affinché l'ente proprietario della strada provveda a mettere in sicurezza
la Basentana, sia eliminando i numerosi cantieri (in provincia di Matera, in
realtà, al momento ce ne sono solo due e riguardano due gallerie: la Carvotto,
in territorio di Calciano, e la Alvaro, in territorio di Ferrandina), sia
dotando tutto il tracciato dell'arteria del necessario spartitraffico centrale che
certamente impedirebbe gli incidenti frontali come quello di venerdì scorso.
Attualmente, infatti, la Basentana non è dotata di spartitraffico nel tratto
che va da Calciano a Metaponto: si tratta di 68 chilometri sui quali spesso gli
automobilisti vedono sfrecciare auto, moto e mezzi pesanti senza
un'adeguata
protezione. Un altro tema, in questi giorni sollecitato dall'assessore
all'Ambiente del Comune di Pisticci, Lino Grieco, è quello degli accessi poderali:
sono tantissimi soprattutto nel tratto finale in direzione Sud, quello
maggiormente caratterizzato da territorio pianeggiante: Grieco, in buona
sostanza, ha sollecitato le istituzioni ad ammodernare l'arteria, prevedendo in
prossimità degli accessi poderali complanari e cavalcavia. Solo così, secondo
l'esponente della Giunta comunale di Pisticci, si garantirebbe maggiore
sicurezza a tutti (non solo a chi quegli accessi li utilizza) e si abbasserebbe
il tasso di pericolosità della strada. Altro tema, strettamente connesso agli accessi
poderali, è quello degli svincoli per alcune località: proprio il Comune di
Pisticci ha recentemente chiesto ad Anas di provvedere a realizzare il bivio da
e per Marconia, visto che allo stato risulta non dotato di cavalcavia e rampe
di accesso e in uscita. La conseguenza è che, chi da Marconia e dintorni deve
recarsi sulla Basentana, ha l'obbligo di uscire dallo svincolo di Bernalda, con
un percorso che risulta allungato di qualche chilometro. Insomma, in una
regione dove i collegamenti ferroviari sono precari, quello su gomma diventa giocoforza
il più praticato. Se non lo si rende davvero fruibile e, soprattutto, più
sicuro, gli automobilisti lucani, quelli che semplicemente transitano per la
nostra regione e, a maggior ragione, coloro che decidono di visitare Matera
Capitale Europea 2019, non sapranno più a quale Santo votarsi.
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