Le risultanze di colloqui avuti col
Segretario regionale del Partito Democratico Antonio Luongo e con il Presidente
della Giunta Regionale Marcello Pittella, mi inducono a rinunciare alla
candidatura alla Presidenza della Provincia di Matera.
I motivi per i quali avevo accolto la richiesta
di SEL, Italia dei Valori, Socialisti ed esponenti dello stesso PD, a cui vanno
i miei più vivi ringraziamenti e riconoscenza per aver pensato a me come
possibile Presidente della Provincia, risiedono nel rifiuto di una politica
completamente avulsa dalle esigenze del territorio, che risponde esclusivamente
a logiche spartitorie tra le filiere: il nuovo presidente della provincia di
Matera all’area Antezza, la prossima volta un’altra filiera esprimerà il
candidato sindaco di Matera, e poco importa delle caratteristiche del
designato. La storia si ripete: circa duemila anni dopo Caligola un altro
fedele Incitatus accede a un seggio non senatoriale, questa volta, ma comunque
di prestigio.
Lo ribadisco con la forza di cui sono
capace: non è questo il partito che voglio! Deve essere opinione diffusa, la
mia, se è vero che la gente si allontana sempre più dalla politica. Il processo
del progressivo disimpegno di tanti militanti ed elettori, lungi dall’essere
preso in considerazione e analizzato, si alimenta con incomprensibili
atteggiamenti, questo è uno di essi, che giustificano l’astensionismo
crescente, complice anche un sistema elettorale cervellotico.
Con amarezza devo prendere atto di un
partito, guida del centro sinistra, che non ha una strategia ma, al tempo
stesso, credo nel lavoro del segretario Antonio Luongo che io ho sostenuto in
maniera convinta per le sue qualità personali e capacità politiche non già
perché espressione di una fazione. Confido sul fatto che saprà ridare il partito
agli elettori, agli iscritti, ai territori e che saprà porre fine alle
spartizioni delle pietanze del maiale ucciso; troppo spesso, infatti, quel
maiale è la democrazia stessa.
Si sappia però che la mia pazienza e quella
di molti altri non è infinita, si sappia che non è più procrastinabile un serio
esame di situazioni a cui vanno date risposte immediate come l’efficienza del
Sistema sanitario, la questione ambientale, la filiera del petrolio e appare,
inoltre, indispensabile una politica che sappia far fronte alle tante emergenze
sociali.
I territori sono in sofferenza, il mio
comune è in sofferenza e ha bisogno di interventi indispensabili in tema di
dissesto idrogeologico, rete di canalizzazione delle acque bianche a Marconia,
un sistema fognario al servizio delle strutture turistiche della costa, una
degna viabilità, ecc.
Alla stessa maniera non è possibile
tollerare a Pisticci un Partito Democratico che utilizza atteggiamenti
strumentali, ridicoli e affermazioni palesemente false per screditare la mia
Amministrazione. È giunto il momento della chiarezza e perciò chiedo
ufficialmente il commissariamento del Partito di Pisticci ridotto, oramai, ad
una forza marginale nello scenario politico pisticcese.
Per concludere, voglio rivolgere un saluto
affettuoso a tutte le persone che ho incontrato in questi anni di esperienza in
seno al Consiglio Provinciale. I cinque anni di frequentazione del Palazzo di
Via Ridola mi hanno arricchito sul piano umano e su quello politico, valori che
porterò sempre con me.
Pisticci 22 settembre
Vito Di Trani
Sindaco di Pisticci
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