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Pisticci lì, 15.5.2013
Lettera
Aperta del Comune di Pisticci, all’Articolo dell’Ola “Rifiuti Zero: video sorvegliamo gli
amministratori non i cittadini”.
In riferimento all’articolo
dell’associazione denominata Ola nel
quale sono state riscontrate una serie di falsità inerenti la gestione dei rifiuti
del Comune di Pisticci, ed al fine di evitare che la lettura di tali
informazioni possano addirittura indurre
i cittadini a ritenere vere tali affermazioni, occorre rilevare quanto segue:
Premesso
che:
- Con Delibera di G.M. n. 148 del 27.6.2012
sono stati individuati dei punti strategici del territorio c.le per la
installazione di impianti di videosorveglianza connessi all’abbandono
indiscriminato dei rifiuti;
- Tale necessità ed urgenza, così come si
evince da una lettura attenta della citata Delibera, riviene dalla
considerazione che in alcune zone del territorio c.le quali per es. ex
mattatoio c.le, deposito mezzi servizio NU, area in corrispondenza della strada
Spezzacatene, località Rizzitella, San Pietro, Cavalcaferrovia 48, campi
sportivi di Pisticci e di Marconia, ecc. ecc. nonostante la bonifica eseguita
diverse volte, si continua ad abbandonare rifiuti in modo indiscriminato ed
indisturbato, con atteggiamenti non certamente garbati ed in modo sistematico da
parte di alcuni cittadini, costringendo la pubblica amministrazione ad un
notevole dispendio di risorse umane e finanziarie per la bonifica quali per es.
a.
Bonifica
Cavalcaferrovia lido 48
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€ 25.000,00
|
b.
Mattatoio
C.le
|
€ 5.000,00
|
c.
Rizzitella
|
€ 3.000,00
|
oltre alla bonifica dei siti soggetti
ad infrazione comunitaria in località
|
|
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|
per un importo di € 56.733,00
A tali interventi già eseguiti si
aggiungono le discariche abusive (circa
21 siti su proprietà comunale) disseminate lungo il territorio c.le, dovute
sempre agli atteggiamenti delinquenziali da parte di alcuni cittadini per un
importo stimato di € 195.079,55 necessari per la bonifica;
- Tale mancato rispetto delle regole e comportamenti “selvaggi” da parte di tali
cittadini comporta, così come sopra evidenziato, un notevole dispendio di
risorse umane e finanziarie che si riflettono necessariamente non già sui
trasgressori bensì sull’intera cittadinanza sia in termini finanziari che in
termini di immagine;
- la Delibera in oggetto risulta prodotta
nell’interesse esclusivo dei cittadini onesti e rispettosi dell’ambiente al
fine di consentire agli organi di controllo di poter cogliere sul fatto chi
abbandona i rifiuti, in dispregio delle norme più elementari del vivere civile
e in dispregio dell’ambiente, e costringendoli, una volta individuati, a
bonificare a proprie spese tutto il sito inquinato e non a spese della
collettività;
Appare evidente, da tali semplici
considerazioni che il Comune di Pisticci, con tale approccio è ispirato
essenzialmente al principio di precauzione, prevenzione, di
responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti, nel
rispetto dei principi della legge e con particolare riferimento al principio
comunitario, recepito, tra l’altro, con notevole ritardo dallo Stato Italiano con
il D.Lgs. n. 152/2006, per cui “chi inquina
paga”;
Per quanto concerne la raccolta
differenziata occorre evidenziare, contrariamente a quanto affermato in modo
abbastanza confusionario da parte della Ola, laddove si parla di finta raccolta
differenziata, che è in realtà una raccolta multimateriale di carta, cartone,
plastica e vetro, lattine, dimenticando che il sistema usato dal Comune di
Potenza (citato dalla Ola) è proprio un sistema multimateriale così come si
evince dalla foto che segue;
mentre diverso è il sistema del Comune
di Pisticci che sta procedendo alla raccolta differenziata stradale spinta e
separata, attraverso le isole ecologiche, così come si evince dalla foto che
segue:
congiuntamente a progetti sperimentali
in alcuni condomini di Pisticci Scalo, Pisticci centro e Marconia, per
consentire, attraverso una campagna di sensibilizzazione già a pieno regime,
l’agevole passaggio basato essenzialmente sul “porta a porta”.
Nell’ambito delle attività previste dal
Piano di comunicazione Pisticci Zero rifiuti, proprio in virtù del principio di
condivisione del progetto, si vogliono appunto informare i cittadini circa la
possibilità e le modalità di separazione dei rifiuti ma anche rispetto agli
obblighi che ciascuno ha nei confronti dell’ambiente che lo circonda e che nei
nostri paesi soprattutto in Basilicata, soprattutto nel Sud Italia ed anche in Italia,
rispetto agli altri paesi europei soprattutto del Nord Europa laddove la
raccolta differenziata esiste dal 1975, sembrano essere degli optional;
Obiettivo del Comune di Pisticci è
attuare un sistema di raccolta che vada nell’ottica del recupero e
valorizzazione quanto più totali delle frazioni merceologiche recuperabili, per
far sì che in discarica arrivi il minor quantitativo possibile di rifiuti,
quello appunto non riciclabile. La discarica, anche alla luce di tali
comportamenti incivili, oggi risulta essere una necessità anche in riferimento
alla maggior parte dei comuni, ad eccezione di Montalbano e Montescaglioso, che
ancora non hanno attuato percorsi che vanno nell’ottica di una raccolta
differenziata spinta e se non si cambia regime, soprattutto nel sud, saranno
sempre presenti discariche o termovalorizzatori per chiudere il ciclo dei rifiuti.
Relativamente a quanto affermato dalla
Ola nel punto in cui evidenzia in modo abbastanza incomprensibile, che il
Comune di Pisticci ha tutti gli interessi a non realizzare una vera raccolta
differenziata ma a mantenere in piedi la discarica in C.da La Recisa, occorre precisare:
1. la capienza della discarica La Recisa è
ora di mc. 48.000 (e non di 300.000 mc come falsamente affermato dalla Ola) di cui 8.000 mc da utilizzare senza
la realizzazione di opere di contenimento e 40.000 mc dopo la
realizzazione delle opere necessarie e regolarmente previste nel progetto
esecutivo già presentato alla Regione Basilicata con nota Prot. 9930 del
24.4.2013;
2. il Comune di Pisticci conferisce all’impianto
Fenice di Potenza una frazione secca pari a Æ tonnellate al giorno per una quantità pari a Æ
all’anno, contrariamente
a quanto affermato falsamente dalla Ola
che asserisce che il Comune di Pisticci conferisce alla Fenice una frazione secca
pari a 24 tonnellate al giorno, 9000 tonnellate all’anno. D’altra parte
anche senza essere né ambientalisti, né ingegneri, né economisti, appare
evidente che tale dato è manifestamente falso
in quanto, se il Comune di Pisticci conferisse una quantità di frazione secca
di 9000 t/anno ciò significa che le quantità totali dei RSU compreso l’umido
sarebbe di circa 12000 tonnellate/anno ossia di circa 673 Kg/abitante, ossia di
gran lunga superiore alla sua media nazionale di 536 Kg/abitante, sia di quella
parziale del sud che di quella parziale de centro e del Nord ;
Per quanto concerne il riferimento
della citata Ola alla ipotesi della produzione del biocompost e del biogas, occorre solamente rilevare,
senza entrare nel merito di considerazioni squisitamente tecniche relativamente
alla necessità, fattibilità tecnico-economica per tali impianti, che
richiederebbero un tavolo tecnico specifico, che, il Comune di Pisticci, già
negli anni 2005 - 2006, ossia prima ancora che venisse fondata la citata
associazione, è stato uno dei pochissimi Comuni della Regione Basilicata, se
non l’unico, che ha attuato il progetto “Fertilizzati
il giardino” consegnando al cittadino che ne faceva richiesta e dotato di
un piccolo giardino tutta l’attrezzatura necessaria per la produzione del
compost, ed insegnando allo stesso, attraverso uno specifico corso di formazione
da parte di un’associazione ambientalista quale Legambiente, il modo di
produrre compost e di utilizzarlo nel proprio terreno.
Per quanto concerne la spiegazione richiesta dalla citata Ola
relativamente al “perché Pisticci è stato
dei sei comuni pilota del Metapontino che ha fatto fallire la possibilità di
realizzare un impianto di compostaggio verde anaerobico consortile fra i 6
comuni (Bernalda, Montalbano, Pisticci, Scanzano, Montescaglioso e Policoro)
non presentandosi quasi mai alle riunioni dei sindaci,” la risposta
risulta molto semplice perché è
spudoratamente FALSA , in quanto,
non solo l’Amministrazione C.le di
Pisticci ha partecipato a TUTTE le riunioni decisionali, non solo ha
validato l’ipotesi di fattibilità, non già di un impianto di compostaggio verde
anaerobico, ma di un piccolo impianto di compostaggio (trasmesso dal Comune di Bernalda Capofila alla Regione Basilicata da circa
2 anni senza riscontro) in variante al progetto originario di acquisto
attrezzature ed automezzi per tutti i Comuni e per un importo di circa 2
milioni di €, in quanto la maggior parte dei Comuni aveva esternalizzato il
Servizio NU ad eccezione del Comune di Pisticci che gestisce in “house” il servizio NU, ma sta
continuamente, sollecitando, il Comune Capofila e la stessa Regione Basilicata a
procedere al completamento dei Centri di
Raccolta costruiti in tutti i Comuni per consentire la gestione del
Centro RAEE e la gestione della raccolta differenziata.
Tutto ciò premesso e considerato appare evidente e senza alcun
ulteriore commento che l’approccio culturale tenuto dal Comune di Pisticci nei
confronti della gestione dei rifiuti soprattutto relativamente alla repressione degli abusi commessi dai
selvaggi cittadini, al processo di
informazione in atto in modo spinto per il passaggio dalla raccolta
differenziata stradale alla raccolta “porta a porta”, all’ipotesi del “compost domestico” per le utenze dotate di giardino,
all’impianto di biostabilizzazione
(che al contrario dell’impianto di compostaggio richiede interventi molto più
contenuti ed oltretutto con infrastruttura già esistente inserito nell’impianto
di tritovagliatura per la suddivisione dell’umido dal secco) all’analisi con
relativa mappatura di tutti i siti
caratterizzati da abbandono dei rifiuti da parte di persone scorrette,
all’analisi puntuale e dettagliata con comparazione dei costi relativi alla
esternalizzazione “sic er simpliciter”
del Servizio NU, così come viene fatto nella maggior parte dei Comuni della
Basilicata, rispetto alla gestione in house del servizio, al fine non solo di
poter garantire il posto di lavoro sia ai dipendenti di ruolo, ridotto a poche
unità, sia ai LSU, sia per non far gravare di costi ulteriori sui cittadini che
necessariamente si avrebbero con la gestione esterna, risulta essere corretto nei confronti dei cittadini onesti e
rispettosi dell’ambiente e delle relative leggi, avendo la p.a. di Pisticci
l’interesse esclusivo della gestione ottimale dei servizi e senza interessi “occulti” facendo gravare sugli stessi
i soli oneri necessari, (non è un caso
che il Comune di Pisticci allo stato attuale ha una tariffa tra le più basse
della Regione Basilicata), contrariamente a quanto in modo abbastanza
superficiale, senza alcun approfondimento tecnico e caratterizzato da falsità
evidenti che con un minimo di approfondimento la Ola avrebbe potuto evitare, nel
rispetto di una veritiera e adeguata informazione.
Inoltre, si inseriscono di seguito,
alcune foto della discarica La Recisa, per evidenziare lo stato attuale e reale
della discarica, rispetto ad alcune foto di repertorio apparse su un sito web,
per una doverosa, corretta e precisa informazione.
Il Dirigente
Ing. Antonio Grieco
Assessore
Dr. Pasquale D. Grieco
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