Vito Di Trani intervistato da "il Fatto Quotidiano" sulla vicenda del traffico illecito dei reflui provenienti dal Centro Oli di Viggiano.
dall’inviato a Pisticci (Matera)
Vito di
Trani è sindaco di Pisticci, Comune dell’area più industrializzata della
Lucania. Negli anni l’occupazione è purtroppo scesa al punto che l’attività superstite
più fiorente è quello dello smaltimento dei rifiuti. La Tecnoparco, azienda a prevalente
capitale pubblico regionale, è divenuta il punto della confluenza di ogni tipo
di rifiuto, e con l’avvento dei reflui petroliferi, di ogni tipo di pericolo. “La
cosa che impressiona è la leggerezza con cui si fanno i conti con questi scarti
industriali. La mia gente non solo è costretta a sopportare che questa sia
discarica speciale per gli scarti di industrie di ogni parte d’Italia. Perché
portano i rifiuti qui da Trento o da Sassari? È più comodo? È più economico? Da
quando c’è il petrolio è obbligata anche a fare da invaso dei veleni”.
Qui gli scarti pericolosi dovrebbero essere
messi al sicuro, trattati come altrove non si sa o non si può.
Mi
piacerebbe che fosse così. Ma l’evidenza e le analisi chimiche dicono il
contrario.
Partiamo dall’evidenza.
C’è un
fetore insopportabile, e sono più volte dovuto intervenire per avanzare
prescrizioni stringenti. E poi le analisi delle acque di scarto, che noi
abbiamo richiesto all’azienda regionale, hanno mostrato nell’acqua livelli di
radioattività inauditi.
Lei in una occasione ha decretato la chiusura
dello stabilimento.
Sono
medico prima che politico. Quando le situazioni di sicurezza sanitaria erano
visibilmente in pericolo ho disposto il divieto di transito dei camion provenienti
dal centro Eni di Viggiano.
Cosa avevano di sospetto o di pericoloso quei
camion?
La
magistratura sta mostrando il pericolo che paventavo: i codici di trasporto
erano contraffatti. Si dichiarava a per b, facendo passare sostanze pericolose per
innocue. Tecnoparco raccoglie tutto e bada al fatturato, 130 mila euro al
giorno non sono male. Ma chi abita a Pisticci come viene tutelato? Chi bada alla
pelle degli uomini? Chi si cura degli animali che pascolano e mangiano erba in
terreni oggettivamente contaminati? Tutto quel che cola da queste parti si
infiltra nel Basento, fiume che ha la sua foce a Metaponto la cui sabbia ha
rilevato coefficienti anomali di radioattività.
Lei era iscritto al Pd.
Non lo
sono più da quando ho avuto percezione che il partito è un sindacato di
interessi spuri, frequentato da personaggi oscuri dove gli affari hanno il
sopravvento.
A lei hanno incendiato l’auto due volte.
Nell’ultimo
anno due automobili sono andate in fiamme.
Non è un segno di pace.
L’intimidazione
è nei fatti. La ragione e la provenienza non mi è data conoscerla. Aspetto di
conoscere l’esito delle indagini.
Il suo Comune non è stato mai così
turbolento.
La
Lucania non è abituata a episodi simili, men che mai il mio paese.
Quindi?
Diciamo
che l’avvertimento l’ho ricevuto forte e chiaro, ma che è respinto al mittente.
Così è se vi pare.
A. CAP.
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