5 Stelle di Pisticci: Elezioni e
presunzione
(…)
Qual è colui che suo dannaggio sogna,
(…)
Qual è colui che suo dannaggio sogna,
che sognando desidera sognare,
sì che quel ch’è, come non fosse, agogna,
(…)
Dante. La Divina Commedia - Inferno: canto XXX, vv 137,138.
Prima di
noi il nulla. Questo dovrebbe essere il motto di coloro che si firmano 5 stelle
Pisticci, dietro cui ci celano anche diverse persone, che pure sono state sulla
scena politica pisticcese a vario titolo e adesso vestono i panni dei censori
indossando l’armatura dei cavalieri duri e puri. I nostri diramano il solito
comunicato, la cui frequenza aumenta con l’avvicinarsi delle elezioni, per
dispensare ai comuni mortali le loro lezioni, spesso infarcita di falsità.
Questa volta la colpa del sindaco, tra le
innumerevoli di cui si è reso protagonista, sarebbe quella di essere stato
incoerente e immobile rispetto al complesso delle problematiche connesse al
traffico illecito dei reflui provenienti dal COVA di Viggiano emerse in questi
giorni.
Tanto si evince da un articolo de “il Quotidiano
del Sud” del 5 aprile a pag 11; eppure, sulla stessa vicenda, nella stessa
pagina dello stesso quotidiano, la segretaria regionale di Cittadinanzattiva,
afferma: “tra le tante (denunce) si
citano quelle pubblicamente effettuate da parte del sindaco del Comune di
Pisticci e quelle evidenziate dall’interrogazione parlamentare del Senatore
Casson e sottoscritta da altri dodici senatori”; eppure Antonello Caporale,
giornalista de “il Fatto Quotidiano”, un paio di giorni prima scrive testualmente:
“Si deve al coraggio e alla tenacia del sindaco di Pisticci Vito Di Trani se l'inchiesta ha avuto un gancio. Si deve alla fede nella sua scienza, lui che è medico, se ha anteposto ai bisogni e ai calcoli della politica, e in questo caso anche del suo partito, il Pd, le necessità della propria gente”. Hanno una visione distorta
della realtà, o semplicemente sono più onesti nel raccontare i fatti?
Sempre in relazione all’immobilismo
addebitato al sindaco, evidentemente frutto di scarsa informazione o malafede,
potremmo citare, a partire dal 17 agosto del 2012, una corposa letteratura tra
cui segnalazioni alla Prefettura, ai Noe, alla Regione, ecc., oltre a una serie
di tavoli presso la regione dove, grazie alle indicazioni dell’Amministrazione
Comunale sono stati presi una serie di impegni, una lunga serie di ispezioni e
sopralluoghi anche con Polizia e Carabinieri. Tra i risultati si possono
annoverare: un cospicuo investimento sugli impianti di depurazione da parte
della Regione Basilicata; campagne di monitoraggio dell’aria (la si può
consultare una lettera a firma del Sindaco cliccando su: http://sindacopisticci.blogspot.it/2015/03/lettera-su-esiti-del-monitoraggio-della.html oppure si può rileggere un
articolo di stampa sull’argomento cliccando: http://www.pisticci.com/territorio/7982-pisticci-scalo-arpab-superato-valore-di-h2s-contro-gli-odori-molesti.html); ricerca di alcune
sostanze mai riscontrate prima (radionuclidi) perché mai cercate; monitoraggio delle
acque fluviali per un intero anno, i cui risultati sono stati pubblicati sul
portale istituzionale del Comune; la richiesta di verifica dei codici CER dei
reflui trattati presso Tecnoparco S.p.A. (uno dei filoni delle indagine della
Magistratura è basato proprio su questo); la verifica dell’adeguatezza delle
autorizzazioni allo smaltimento di determinate sostanze; la reiterata richiesta
di misuratori dei quantitativi di reflui in ingresso e in uscita; la richiesta
di indagine sull’incidenza delle malattie tumorali nella zona, ecc., ecc., ecc.
Certo avremmo gradito di essere affiancati dai prestanti neocavalieri della
tavola rotonda, ma tant’è! Ce la siamo cavati da soli.
Tra gli atti ufficiali, oltre a varie deliberazione di Consiglio
Comunale e di Giunta in materia ambientale, ricordiamo l’audizione e le
interlocuzioni con la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, la fitta
corrispondenza con le varie istituzioni, un esposto denuncia contro ignoti del 3 aprile 2014 (prot. 8117)
da parte del Sindaco su mandato della Giunta Municipale (http://www.comune.pisticci.mt.it/cms/index.php?option=com_chronocontact&chronoformname=atto_10_mostra&valore=7379&Itemid=137) inviata alla Procura della Repubblica Antimafia di Potenza, alla Procura Generale di Potenza e al Procuratore della Repubblica di Matera.
Per quanto attiene all’affermazione “Infatti
la società Tecnoparco, tranne una sospensione volontaria, non ha mai subito
alcun blocco dell’attività di smaltimento dei reflui petroliferi a seguito di
un provvedimento del Comune di Pisticci”, rimandiamo alla presa visione dell’ordinanza
sindacale n. 58 del 14 maggio 2015 con la quale si ordinava la sospensione
delle attività di depurazione dei reflui provenienti dal COVA di Viggiano.
E veniamo al Giano bifronte;
che dire della posizione di chi a Pisticci sbraita e urla non contro chi
inquina o truffa ma contro chi amministra e difende il territorio e a Roma, attraverso
un senatore lucano dichiara: “Eni ci rassicura sulla reiniezione petrolifera”
(Senatore Petrocelli in occasione della Commissione Industria del
Senato, agli impianti dell’Eni e della Tecnoparco, nel giugno del 2014 - http://matteoderrico.it/il-senatore-m5s-petrocelli-ha-un-conflitto-di-interessi/), tutto a
posto quindi! Questo, si badi, dopo l’esposto denuncia del sindaco immobile che così concludeva: “Il sottoscritto, nella sua
spiegata qualità, chiede una esemplare punizione di quanti risulteranno colpevoli
dei reati loro ascritti ed in particolare dell'inquinamento delle acque
sotterranee e di falda della Valbasento, del fiume Basento dove si registra fra
I'altro la presenza di idrocarburi con riserva di costituirsi parte civile
contro costoro; di essere informato della chiusura delle indagini riservandosi
sin da ora le facoltà previste dagli art. 408 e 410 del c.p.p. e di esibire
documentazione idonea a supporto del presente esposto denuncia”. Come si vede
per noi non era tutto a posto, tanto ciò è vero che abbiamo inviato i documenti
in nostro possesso alla Magistratura e siamo pronti a costituirci Parte Civile
nei processi che dovessero incardinarsi.
Pensavamo che il modo di
fare politica utilizzando qualsiasi argomento in maniera strumentale fosse
superato dalla storia. A coloro che vivono nell’enclave del passato ci sentiamo
di dare un consiglio: evitate di immaginarvi i migliori del mondo e, perciò,
autorizzati a chiedere di mandare tutti a casa (quando si rispetta la forma,
più spesso la destinazione è un’altra) perché se il metodo dovesse divenire
prassi, i primi ad essere seppelliti da una pernacchia, appena giunti alla
gestione della cosa pubblica, sareste voi.
Pisticci 6 aprile 2016
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