Il titolo di un articolo
apparso a pagina 11 de “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 22 ottobre scorso è
fuorviante rispetto alle dichiarazioni riportate nel corpo dello stesso
articolo. Il richiamo alla mia candidatura alle elezioni della prossima primavera
è quanto meno intempestivo poiché è mia convinzione che la candidature alla
carica di Sindaco, in un centro importante come Pisticci, meriti
approfondimenti ponderati pur senza nascondere il desiderio di poter portare a
compimento il lavoro cominciato in questi anni tra innumerevoli difficoltà.
Sono convinto che la
stella polare di chi decide di candidarsi ad amministrare una comunità debba
essere il bene comune, a maggior ragione in un periodo di forte crisi
economica, sociale e identitaria. Troppo spesso, infatti, il venir meno dei
riferimenti politici ha provocato forme di degrado politico nel quale hanno
trovato terreno fertile i trasformismi e i populismi. In questi anni abbiamo
assistito al dissolvimento di partiti con forme di personalismi che hanno
contribuito alla caduta della capacità della politica a rappresentare le
istanze della popolazione che gradualmente, a sua volta, si è allontanata dalla
partecipazione democratica, provocando sacche intollerabili di astensionismo e
una sostanziale desertificazione dei presidi dove, per dirla con un concetto
caro al compianto Pietro Ingrao, la democrazia si costruisce. Il degrado
politico e la crisi di rappresentanza parte dai livelli più elevati se è vero
che in parlamento diverse decine di rappresentanti, eletti dal popolo, in poco
tempo hanno cambiato partito, altri hanno dato vita a nuove formazioni, altri
ancora passano dall’opposizione alla maggioranza e viceversa; la stessa cosa
accade in molte regioni e, naturalmente in tantissimi comuni.
Pisticci non fa
eccezione se consideriamo che le forze rappresentate in Consiglio Comunale,
tranne Forum Democratico, Partito Democratico, e Patto democratico, sono
diverse da quelle che chiesero, nel 2011, il mandato agli elettori.
Credo, pertanto, che in
questi anni, pur tra mille difficoltà, Forum Democratico abbia dato il proprio
contributo alla fedeltà di mandato assolvendo al ruolo proprio della forza
politica di maggioranza relativa.
Forum Democratico
deve continuare a lavorare per dare
dignità politica al nostro territorio ed ha il dovere di tentare ogni via che
porti all’unità del centrosinistra e al massimo coinvolgimento della
popolazione nel tentativo di stoppare i qualunquismi di tutti i colori.
È mia convinzione che si
debbano valutare tutte le possibilità utili alla costruzione di un quadro
politico coeso capace di generare politica al servizio dei pisticcesi senza
escludere lo strumento delle primarie per scegliere il candidato sindaco del
centrosinistra.
Pisticci 24 ottobre 2011
Vito Di Trani – Sindaco di Pisticci
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